Monte Arcosu è uno dei rilievi più importanti dell’intero massiccio del Sulcis per la spettacolarità dei luoghi e per la presenza di una flora e di una fauna tra le più significative dell’intero territorio regionale.
La vegetazione dell’Oasi è particolarmente varia e affascinante. Lungo la strada che conduce al centro dell’area protetta si costeggiano formazioni a Mirto, Cisto e Lentisco, mentre nel fondovalle, dove scorrono i torrenti, essa è tipicamente ripariale, con salici, ontani e numerosissimi oleandri. Sulle pendici la macchia bassa si evolve in macchia-foresta, con corbezzoli, eriche e ginepri. Le formazioni boschive di leccio e sughera costituiscono invece lo stadio evolutivo più maturo che la vegetazione raggiunge all’interno dell’Oasi.
Monte Arcosu ospita una flora lichenologica di grande valenza, finora sono state determinate oltre 200 specie di licheni. Tra le specie floristiche da segnalare le numerose orchideacee, la Brionia sardo-corsa , l’Erica tirrenica, lo Scardaccione di Valsecchi, l’ Elicriso del Monte Linas e l’Anchusa formosa, endemismo locale del quale sono stati rinvenuti pochissimi esemplari. I funghi sono presenti con numerose specie e fra esse spicca per importanza l’endemica Ramaria arcosuensis.
Lo scardaccione di valsecchi è una specie endemica della Sardegna. Pianta erbacea con ciclo di vita biennale, lo scardaccione predilige gli ambienti collinari. La fioritura dello scardaccione avviene tra giugno e luglio.
Specie endemica della Sardegna, Corsica e Isole Baleari. Cresce in luoghi freschi e umidi, spesso in prossimità dei torrenti e su rocce granitici con suoli sabbiosi e poco profondi. Nell’Oasi la si trova con facilità.
Piccola pianta perenne, endemica della Sardegna, Corsica, Isole Baleari e nel Peloponneso. Ha fogli filiformi lunghe fino a 15 cm e fiori a campanula con colorazione che va dal bianco al rosa intenso. Specie rara che nell’oasi si può ritrovare soprattutto in prossimità dei torrenti, nelle forre e nelle fenditure delle rocce.
Orchidea endemica della Sardegna (Sulcis iglesiente e Ogliastra), ha una infiorescenza composta da due o più fiori (fino a sei) che si sviluppa su uno stelo alto fino a 40 cm. I fiori presentano un labello trapezoidale, di aspetto vellutato e un disegno simile ad una H. La specie nell’Oasi è molto rara e localizzata
Conosciuto come albero della morte a causa della forte tossicità, è un albero a crescita lenta ma è molto longevo. Raro nella Sardegna del sud, è presente nell’Oasi a Monte Lattias con un bel bosco che conserva esemplari assai vetusti.
Mirto (Myrtus communis) è un arbusto sempreverde che può raggiungere i tre metri di altezza. Le bacche sono di forma tondeggiante e di un colore che varia dal blu scuro al nero. La fioritura si ha in maggio-giugno e le bacche in ottobre-novembre. Queste ultime sono molto ricercate e si utilizzano per preparare un ottimo liquore e per aromatizzare gli arrosti.
Albero o arbusto che raggiunge i 10 metri d’altezza e vegeta in climi caldo-umidi. Lo si rinviene in valli fresche e soleggiate con terreno profondo. Nell’Oasi è presente l’unica stazione spontanea della Sardegna del sud. Una curiosità: la corona d’alloro, è simbolo di “sapienza” e viene usata per cingere il capo dei neo-laureati.
Specie endemica della Sardegna e della Corsica, vegeta in boschi aperti e nell’Oasi la si incontra facilmente soprattutto nella zona più bassa. Ha fiori bianchi di piccole dimensioni e i suoi frutti sono tossici. Il nome marmorata si riferisce al colore delle foglie, verdi con venature chiare, che le conferiscono un aspetto simile a quello dei marmi.
Piccolo cespuglio alto fino a 15 cm è endemico della Sardegna, è molto raro e cresce solo nell’Iglesiente e nel Sulcis su rocce granitiche. Nell’oasi i suoi piccoli e caratteristici fiori bianchi, si possono ammirare nelle zone più alte del Monte Arcosu e del Monte Lattias.
Albero longevo, dalla crescita lenta, raramente supera i 10 metri d’altezza ma ha tronco robusto e chioma fitta. Vegeta in aree soleggiate e su qualsiasi tipo di terreno, fino a circa 400 mslm. I suoi frutti chiamati carrube sono importantissimi per la sopravvivenza dei cervi che se ne nutrono durante l’estate, quando scarseggiano altre fonti di cibo.
I ginepri presenti nell’Oasi sono di tre sottospecie differenti: il Ginepro rosso, il Ginepro fenicio e il Ginepro turbinato (specie endemica che si rinviene. Possono presentarsi o come arbusti o come alberi, raggiungono un’altezza di circa 12 metri e il tronco può superare il metro di circonferenza.
Albero tipicamente mediterraneo, raggiunge i 30 metri d’altezza e supera i 1000 anni d’età. Nell’Oasi è la specie più diffusa e in passato i grandi lecci sono stati sottoposti a tagli indiscriminati. Vegeta su quasi tutti i substrati geologici ed è in grado di sopportare lunghi periodi di siccità.
L’oleandro Nerium oleander è un arbusto sempreverde con rami eretti e molto ramificati. Questa pianta si caratterizza per essere estremamente tossica in tutte le sue parti sia per gli animali che per l’uomo. Se ingerita, causa problemi cardiaci, aumento della frequenza respiratoria, disturbi gastrici e assopimento.
La Sughera è un albero di dimensioni medio grandi che può raggiungere i 15 m d’altezza. Vegeta esclusivamente in un areale ristretto del Mediterraneo ed è importante per la sua corteccia, chiamata sughero. Le caratteristiche del sughero ne hanno fatto un materiale ricercato e apprezzato. L’estrazione del sughero avviene tra maggio e agosto e può esser fatta ogni 12 anni.
Il corbezzolo è un arbusto che può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero. In autunno, per il particolare ciclo di maturazione, ospita contemporaneamente fiori e frutti maturi e questo lo rende particolarmente ornamentale, per la presenza simultanea sull’albero di tre differenti colori: il rosso arancio dei frutti, il bianco dei fiori e il verde delle foglie.
L’elicriso è un piccolo arbusto perenne, aromatico, endemico della Sardegna, Corsica e Baleari. Il nome Helicrhrysum deriva dal greco Helios= sole e chysòs=oro e fa riferimento al colore del capolino floreale. In Sardegna la specie vegeta in pascoli assolati, garighe macchia degradata sia in montagna sia sulla costa.
L’ontano nero (Alnus glutinosa) è un albero alto intorno ai 10 metri ma eccezionalmente raggiunge i 20-25 metri. In Sardegna, l’ontano nero vegeta dal livello del mare fino agli 800 metri di altitudine, spingendosi raramente oltre i 1000 metri. è una specie che richiede la presenza costante di umidità, perciò la si rinviene in terreni acquitrinosi.
Arbusto alto fino a 6 metri molto ramificato. Fiorisce fra gennaio e marzo e i fiori sono bianchi o rosei, profumati e riuniti in piccoli grappoli. Dalla ciocca dell’erica arborea si ricavano pipe di qualità che spesso vengono intagliate e divengono delle piccole opere d’arte che in passato venivano esportate anche all’estero.
L’Olivastro (Olea europea L. var. olivaster), è una pianta tipicamente mediterranea. Cresce fino a 500-600 m. di quota. E’ molto longevo ed ha un eccezionale capacità di riprodursi dalla ceppaia per cui si riprende velocemente se danneggiato dal fuoco. Albero sempreverde che in genere non supera i 5-6 m.; si distingue dall’olivo per foglie e frutti più piccoli.
Il rosmarino (Salvia rosmarinus Schleid.) è una pianta aromatica perenne sempreverde, originaria dell’area mediterranea, dove cresce lungo le coste, nelle garighe e in dirupi sassosi e assolati dell’entroterra. Ha radici profonde e resistenti e fusto molto ramificato e legnoso, con portamento eretto o prostrato, che può arrivare fino all’altezza di 3 metri.
I cisti, sono piante originarie del bacino del Mediterraneo. I fiori si compongono di 5 petali appiattiti e possono essere di vari colori, dal bianco al rosa e la fioritura avviene da marzo fino a giugno.
Pianta erbacea perenne con foglie di forma triangolare, con margine si presenta lievemente lobato. La pagina superiore è di colore verde scuro con striatura di color argento mentre quella inferiore si presenta di colore variabile dal rossastro al verde chiaro. Ha un unico fiore, di colore viola chiaro o fucsia. Fiorisce in primavera, tra aprile e maggio.
La lavanda è una piccola pianta perenne che ben si adatta a terreni aridi e sassosi dove forma bellissimi e colorati cespugli. I fiori sono riuniti in una appariscente e compatta infiorescenza a spiga, lunga 2-3 cm e sormontata da un gruppo di 2-3 brattee (foglie modificate) di colore viola o blu (raramente bianco). I fiori hanno forma di calice, sono molto piccoli e di colore blu-violaceo. E’ conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà antisettiche e il suo olio essenziale è ampiamente utilizzato in profumeria. I suoi fiori conservano a lungo il loro aroma anche se secchi
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